Insonnia

L’insonnia è la difficoltà d’ iniziare e/o mantenere il sonno: non riuscire a prendere sonno, svegliarsi anzitempo, dormire poco svegliandosi a più riprese.

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Se non si dorme non si può essere svegli.

Chi soffre di insonnia riferisce:

Fatica e malessere diurni, stanchezza diffusa e spossatezza

Eccessiva preoccupazione riguardo il sonno

Alterazione delle relazioni lavorative, sociali e familiari

Il sonno è geneticamente determinato, come un’impronta digitale, ognuno ha la sua.
Si dorme di norma quanto è necessario per ognuno, quando questo non accade occorre porvi rimedio.

Se non dorme il bambino anche
il resto della famiglia avrà difficoltà.

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Sorrisi & Sogni può risolvere i problemi di grandi e piccini

Nei bambini è comune la difficoltà di prendere sonno e di mandarli a letto. I frequenti risvegli notturni sono fonte di stress per tutta la famiglia.

L’adolescenza è il periodo nel quale si dorme peggio, questo è in gran parte dovuto ai cambi ormonali e abitudinari propri di questa età. La società iper tecnologica sta alterando i ritmi dell’essere umano.

La tendenza alla riduzione del sonno porta a un aumento di disturbi comportamentali e cognitivi. Esiste una spaventosa ignoranza sull’importanza della salute del sonno, bisogna fare ordine culturale.

Insonnia: non drammatizzare, non sottovalutare.

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Gli adulti spesso hanno una apprensione latente nei confronti del sonno, ciò causa difficoltà nell’addormentarsi. Molto comune è la lamentela per il poco tempo trascorso a dormire.

L’adulto insonne crede di avere qualcosa che non va cerebralmente. Va aiutato a modificare i pensieri erronei, le credenze sbagliate e la drammaticità dell’idea che se non si dorme si starà male durante la giornata e mancherà la salute.

Gli anziani soffrono l’assenza di una vita sociale attiva e appagante. I fenomeni depressivi e l’uso sconsiderato di farmaci non aiutano il sonno, che di per sé è fisiologicamente ridotto in qualità e quantità. Tantissimi anziani hanno delle aspettative sbagliate sul proprio sonno, bisogna aiutarli spiegando che la ridotta necessità di sonno in età avanzata è del tutto normale.

 

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